domenica 17 marzo 2013

Transizione anaerobica-aerobica nella corsa



Mi ero ripromesso di riportare su un grafico i record mondiali attuali di corsa sulle varie distanze e mi sono imbattuto nella manifestazione palese dei due sistemi metabolici su cui si basa la corsa umana. Il risultato è il grafico che segue in cui sono riportate le velocità medie di percorrenza di varie distanze, dai 100 metri piani alla maratona. Le velocità medie si riferiscono agli attuali record mondiali, le distanze in ascissa sono in scala logaritmica
Uno sguardo al grafico fà immediatamente capire come i punti si dispongano tendenzialmente su due rette completamente diverse: le velocità nelle gare di sprint e mezzofondo veloce (200m, 400m, 800m, 1000m)  sulla retta rossa, quelle del mezzofondo lento e del fondo (3k, 5k, 10k, 21k, 42k) sulla retta verde. La pendenza diversa delle due rette indica che i due fenomeni sono completamente distinti e l'interpretazione immediata è che indicano i due diversi sistemi metabolici su cui si regge la corsa: fino ai 1000 metri il sistema anaerobico, dai 3000 in sù sul sistema aerobico. I punti che indicano le velocità sui 1500 m e sui 2k non appartengono a nessuna delle due rette e costituiscono la transizione da un sistema metabolico all'altro.

In effetti non mi aspettavo  un polarizzazione così netta dei due sistemi.  Se da un lato possiamo dare per scontato che i 200 m si fanno in condizioni quasi esclusivamente anaerobiche non è altrettanto lecito pensarlo per i 1000 m. Infatti, considerato che il record mondiale su tale distanza è di circa 2'12", ci si può aspettare in tale tempo il raggiungimento della VO2max e quindi un certo contributo aerobico.  Il fatto che la velocità sui 1000 metri stia sulla retta rossa sembrerebbe invece indicare che, nonostante una importante mobilitazione del sistema aerobico verso la fine della corsa, tutta la gara sia svolta utilizzando i meccanismi anaerobici. 

D'altra parte il grafico conferma  il fatto che gli atleti d'elite corrono i 3000 m alla velocità corrispondente al massimo consumo di ossigeno (v_VO2max).






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